Le Linee Guida per gestire e prevenire il rischio Legionella, rappresentano uno dei massimi riferimenti normativi in Italia.

Assieme al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008), le 

Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi, approvate nel 2015 dalla Conferenza Stato-Regioni, raccolgono tutte le indicazioni per la sorveglianza e il controllo di questo pericoloso patogeno ubiquitario.

La Legionella è un batterio che trova il suo habitat naturale negli ambienti acquatici naturali e artificiali, e che dunque è in grado di colonizzare tutti gli impianti di distribuzione dell’acqua e di trattamento aria di edifici pubblici e civili.

L’infezione causata da questo batterio ha un tasso di letalità del 10%, che può arrivare fino al 30% in persone immunodepresse. I report annuali pubblicati dall’ECDC (European Centre of Disease Control) mostrano quanto l’incidenza di questa malattia sia sempre più elevata.

E anche le cronache nazionali evidenziano quanto questo batterio stia diventando un pericolo da non sottovalutare e da contrastare con ogni mezzo a disposizione.

Come si può prevenire il Rischio Legionella, quindi? Come si può garantire la massima sicurezza possibile alla propria struttura o azienda?

La risposta riguarda il tema di questo nostro articolo: adottando tutte le misure di controllo della Legionella contenute all’interno delle Linee Guida ministeriali.

In questo articolo, dopo una panoramica approfondita delle linee guida, ci concentreremo sui punti cardine e su come gestire la presenza del batterio nella tua struttura in conformità con esse.

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Panoramica generale sulle linee guida Legionella

Per gli operatori del settore che quotidianamente si trovano a dover affrontare il pericolo Legionella, le linee guida nazionali rappresentano un documento di fondamentale importanza.

Lo scopo di questo documento è la definizione di procedure, protocolli e azioni necessarie a mettere in campo un’attenta e scrupolosa opera di prevenzione e controllo del rischio di proliferazione e trasmissione di questo batterio.

Le indicazioni contenute nelle linee guida non fanno altro che evidenziare quanto il Rischio Legionella possa essere realmente scongiurato soltanto tramite l’implementazione di una efficace gestione degli impianti, in tutti quei luoghi considerati a rischio, come ospedali, uffici e strutture comunitarie.

Alla luce delle indicazioni fornite dall’OMS nelle sue linee guida del sulla sicurezza delle acqua negli edifici e delle più recenti e aggiornate evidenze scientifiche,la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il 7 maggio 2015 le nuove linee guida in tema di Legionellosi.

Prevenire e controllare la Legionellosi: le linee guida del 2015

Le Linee guida sulla Legionella 2015 – che sono attualmente in vigore – riuniscono, aggiornano e integrano in un unico e corposo testo normativo tutte quelle indicazioni presenti nelle precedenti linee guida nazionali, ovvero:

  1. Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2000);
  2. Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali (Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4 febbraio 2005);
  3. Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi(Pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2005).

Le linee guida pubblicate nel 2000 tracciavano il quadro epidemiologico della Legionellosi, fornendo agli operatori del settore sanitario tutte le informazioni più aggiornate sui metodi diagnostici e di indagine ambientale.

I due documenti guida pubblicati nel 2005, invece, si rivolgevano rispettivamente ai gestori di strutture turistico-ricettive e termali (con indicazioni tecniche per valutare, prevenire e ridurre il rischio), e ai microbiologi laboratoristi (per organizzare e orientare le attività delle strutture che si occupavano di diagnosticare la Legionellosi).

E arriviamo, quindi, al documento guida emanato nel 2015 che di fatto ha sostituito tutta la normativa sulla legionella precedente, integrandola e aggiornandola alla luce delle conoscenze scientifiche che nel frattempo stavano emergendo sulla natura del batterio.

Lo scopo di questo testo è stato, e tutt’ora è, quello di:

  • Riassumere tutte le informazioni più rilevanti sulle caratteristiche della Legionella e sull’epidemiologia della Legionellosi, l’infezione di cui è responsabile;
  • Indicare i metodi analitici e diagnostici più appropriati;
  • Fornire a tutti gli operatori del settore un supporto tecnico e pratico per progettare e gestire gli impianti idrici e aeraulici, in relazione al rischio Legionella;
  • Suggerire i protocolli corretti per la valutazione del Rischio Legionella negli impianti di produzione e distribuzione di acqua calda sanitaria.

Nel prossimo paragrafo ci soffermeremo più dettagliatamente su questi e su molti altri elementi rilevanti contenuti all’interno delle linee guida. 

Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionella: elementi rilevanti

La potenziale esposizione al batterio della Legionella, in qualsiasi ambiente e in particolare nei luoghi di lavoro, richiede l’attuazione di misure di sicurezza appropriate nell’ottica di tutelare la salute di ogni soggetto presente.

Il testo guida per il contrasto alla Legionella emanato nel 2015  definisce, quindi, situazioni e contesti specifici, fornendo al contempo indicazioni per la gestione degli impianti idrici e aeraulici, al fine di prevenire e contenere il rischio di infezione.

Le linee guida si compongono di 6 capitoli. Primo e secondo capitolo sono dedicati agli aspetti generali della Legionellosi (ovvero fonti di infezione, modalità di trasmissione della Legionella, sintomi ecc…) e al funzionamento del sistema di sorveglianza e indagine epidemiologica.

Il terzo capitolo si focalizza su tutto ciò che concerne il protocollo di controllo del rischio Legionellosi. Un protocollo che si basa su 3 fasi sequenziali e correlate:

  • Valutazione del rischio;
  • Gestione del rischio;
  • Comunicazione del rischio.

È in questo capitolo, il più importante forse, che vengono date indicazioni sulla procedura da seguire per valutare e gestire la legionella in base alla specificità di diverse tipologie di impianti e strutture a maggior rischio (sanitarie, termali e turistico-ricettive).

Il capitolo successivo – il quarto – è dedicato a metodi per prevenire e controllare la contaminazione all’interno di un sistema idrico. Trattamenti di tipo fisico o chimico, che possono essere impiegati singolarmente o in combinazione, in base a caratteristiche e specificità dei singoli impianti.

Gli ultimi due capitoli, sono incentrati rispettivamente sulle indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione di diverse tipologie di impianti a rischio (idro-sanitari, aeraulici, termali  e di raffreddamento a torri evaporative), e sul rischio Legionellosi rapportato a specifiche attività professionali.

Rispetto alle precedenti linee guida, quelle del 2015 ampliano e specificano in maniera dettagliata la procedura anti legionella, oltre ad introdurre l’obbligo di un piano di autocontrollo e gestione in tutte le strutture con impianti considerati ad alto rischio.

Questo aspetto si lega inevitabilmente al valore giuridico assunto dalle linee guida, stabilito dal D.Lgs. 81/2008 in virtù del principio della  “massima sicurezza tecnologicamente fattibile”.

Ciò significa che, se sei il responsabile di una struttura civile, industriale o produttiva a rischio Legionella, dovrai uniformarti obbligatoriamente a quanto stabiliscono le linee guida.

Continua a leggere per sapere come puoi gestire efficacemente la Legionella nella tua struttura, secondo le norme di legge.

Come gestire il rischio Legionella in conformità alle linee guida

Nel paragrafo precedente, abbiamo accennato al fatto che la Valutazione del Rischio Legionella, nonché la prevenzione della contaminazione costituiscono, di fatto, un obbligo di legge per quelle strutture espressamente indicate nelle Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi.

Il testo guida traccia nel dettaglio ogni aspetto riguardante la gestione del batterio. Tuttavia, non è raro che gestori e responsabili di strutture incorrano in errori, anche gravi di approccio al problema.

Gestire il Rischio Legionella è un’attività complessa che richiede una profonda conoscenza della natura e della pericolosità di questo batterio. Conoscenza che spesso purtroppo viene a mancare, così come manca una soluzione certa e definitiva per eliminarlo dagli impianti.

Tutto ciò è alla base di frequenti errori di gestione della Legionella che rendono impossibile assicurare la sicurezza di una struttura e il rispetto della normativa vigente. 

Gestire il problema Legionella in conformità a quanto riportato dalle linee guida significa soprattutto:

  • Corretta progettazione e realizzazione degli impianti;
  • Manutenzione regolare e adeguata:
  • Disinfezione periodica degli impianti.

Le misure indicate dalle linee guida, se eseguite correttamente, possono contribuire notevolmente a diminuire il rischio di una severa contaminazione batterica dei sistemi di distribuzione dell’acqua o degli impianti di climatizzazione.

A patto però di considerare ogni intervento nell’ottica di una più ampia attività di prevenzione e controllo a 360°, che tenga conto cioè di ogni aspetto del problema e, soprattutto, ponga in essere azioni armoniche e continuate nel tempo.

Serve, insomma, un protocollo anti-Legionella completo e armonico che tratti le specificità di ciascun impianto, garantendo il miglior contenimento possibile degli effetti del batterio.

Alla parte operativa, si affianca ovviamente anche l’aspetto burocratico con la redazione del Documento di Valutazione del Rischio.

Cosa potrebbe succedere se la tua struttura non è in regola con queste disposizioni normative? Le sanzioni per il gestore o il responsabile vanno da:

  1. Arresto fino a 8 mesi;
  2. Chiusura della struttura stessa o sospensione dell’attività;
  3. Ammenda pecuniaria.

Non rischiare di compromettere o peggio chiudere per sempre la tua attività. 

Preserva la sicurezza della tua azienda e dei tuoi lavoratori, mettendoti al riparo da tutti gli obblighi di legge vigenti.